Un giovane fisico teorico salì sulla montagna per incontrare il maestro Zen.
Portava con sé quaderni pieni di equazioni, diagrammi e ipotesi.
Maestro - disse - studio la teoria delle stringhe. Mi dicono che tutto ciò che esiste è una vibrazione fondamentale. Ma io non riesco a capire che cosa sia davvero una stringa.
Il maestro non rispose subito. Prese una corda sottile, la tese tra due pioli e la pizzicò con calma. La corda produsse un suono profondo, regolare.
Questa - disse il maestro - è una particella.
Il fisico osservò attentamente - Maestro, quello che vedo è un’onda. Un moto periodico. Nella mia lingua direi: un modo normale di vibrazione.
Il maestro annuì. - Nella tua lingua è corretto.
Poi pizzicò di nuovo la corda, questa volta con maggiore tensione. Il suono cambiò, diventando più acuto.
Ora - disse - questa è un’altra particella.
Il fisico rifletté: - Dunque la corda è la stessa, ma ciò che cambia è la frequenza. Come in musica: una sola corda può produrre molte note.
Il maestro sorrise: - Esattamente. La natura non costruisce molti strumenti: ne accorda pochi.
Il fisico si animò: - Allora massa, carica e spin sono come il timbro di un suono?
Il maestro non rispose. Avvolse lentamente la corda attorno a un piccolo cilindro, lasciandola vibrare ancora. Il suono si fece più complesso, quasi impercettibile.
Quando lo spazio è semplice - disse il maestro - la musica è semplice. Quando lo spazio si avvolge su se stesso, la musica diventa ricca.
Il fisico riconobbe l’allusione alle dimensioni extra, alle strutture compatte che determinano i modi consentiti di vibrazione.
Maestro - chiese - possiamo ascoltare queste note? Possiamo misurarle?
Il maestro smorzò la corda con un dito. Il suono cessò. - Quando ascolti con strumenti grossolani - disse - le note più sottili non si sentono.
Il fisico tacque.
Dopo un lungo silenzio domandò: - Allora l’universo è musica?
Il maestro rispose: - No. La musica è solo un modo umano di riconoscere le vibrazioni.
Il fisico rifletté ancora. - E la teoria delle stringhe? È una descrizione vera dell’universo?
Il maestro sorrise, posò la corda e disse: - È una partitura. Non è l’esecuzione. Ma senza partitura, l’orchestra non suonerebbe.
Il giovane fisico si inchinò. Capì che non stava cercando una risposta, ma un’armonia.